Due giorni fa mia mamma ha comprato l'uva e mi è venuto in mente che mi sarebbe piaciuto fare un dolce con questo frutto...Problema: sarei a dieta!
Cercando cercando su internet, ho trovato un'idea molto carina. Si tratta di una focaccia, tra l'altro dicono sia propri della tradizione toscana...ma io non la conoscevo, fatta in sostanza con la pasta di pane e farcita con l'uva fresca. Sinceramente l'unico dolce che ho fatto con l'uva è il Pan co'santi, ma in quel caso si usa uva sultanina. In questa ricetta invece si usa l'uva intera e mi è piaciuta anche perchè non ci sono uova, non c'è latte e non c'è burro! :) Vabbè, sì...c'è lo zucchero...ma non si può rinunciare proprio a tutto!!! :)
Come al solito io ho un po' modificato la ricetta, c'ho messo un po' di mio, e il risultato è stato stranamente intrigante perchè al primo morso è stata deludente...pasta troppo zeppa, dolce ma non dolce, un vago sapore di Pan co' santi...ma è andata a finire che abbiamo finito una teglia!
Ingredienti:
- 500 gr di farina manitoba
- 12 gr di lievito di birra
- 120 gr di zucchero di canna
- 600 gr di uva (fragola, bianca, nera...) per il ripieno
- 200 gr di uva per la marmellatina
- 3 cucchiai circa (da valutare) di zucchero raffinato
- olio extravergine di oliva
- semi di anice
- 100 g pinoli
Ho pulito tutta l'uva (io avevo solo quella bianca), staccando gli acini dal grappolo, smezzandoli e privandoli dei semini.
Ho messo i 200 g destinati alla marmellatina in una pentola antiaderente. Ho aggiunto 3 cucchiai colmi di zucchero raffinato e ho messo sul fuoco, mescolando di frequente.
Ho sciolto il lievito di birra in poca acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero di canna. Ho lasciato risposare per qualche minuto.
Nel frattempo, ho preparato il recipiente con la farina, poi ho unito il lievito, 2/3 dello zucchero e un cucchiaio di olio. Ho messo a scaldare una tazza di acqua per poi aggiungerla all'impasto. Deve assere appena tiepida.
Ho impastato aggiungendo via via l'acqua necessaria ad ottenere un impasto morbido ma compatto.
Ho messo la palla ricavata in una ciotola coperta da un panno umido e ho lasciato lievitare in un luogo caldo (forno a 35 - 40°) per almeno 2 ore.
Nel frattempo non mi sono certo dimenticata della marmellatina! :)
A forza di girare e cuocere a fuoco basso, la frutta si è un po' caramellata e quando la consistenza dell'impasto ha perso la sua liquidità, ho tolto dal fuoco e ho fatto freddare.
Trascorse le 2 ore, ho ripreso l'impasto, l'ho diviso in due parti e ho steso la prima sfoglia sulla carta da forno sulla quale ho passato prima un velo di olio. Bisogna tirare la sfoglia il pù possibile perchè non deve venire alta dato che deve ancora lievitare. Io ho fatto uno spessore di circa 1 cm.
Trasferire la carta da forno con la sfoglia nella teglia e coprire con semi di anice, cucchiaiate di marmellata in qua e in là, gli anici smezzati di uva, i pinoli e una spruzzata di zucchero di canna. L'uva deve essere fitta fitta ma è necessario lasciare libero tutto il bordo per circa un centimetro e mezzo.
A questo punto ho steso il secondo impasto su un altro foglio di carta da forno. Ho rovesciato la carta con la sfoglia sull'altro impasto in modo da sovrapporlo. I bordi vanno ripiegati e uniti per chiudere.
Ho condito la parte sopra con olio, uva (sempre fitta fitta), zucchero e semi di anice.
Ho messo in forno a lievitare per un'altra mezz'ora. Quindi ho cotto a 180° per 40 minuti circa (ma va controllato).
Riflessioni:
E' strano ma intrigante. Non è dolcissimo ma non è certo salato! Direi che la vera e propria critica riguarda la consistenza...sembra fondamentalmente ciaccino morbido ma è stopposo e zeppo a mangiarsi. Non so se dipende dalla lievitazione o dalla quantità di farina o da altro. Se qualcuno ha da suggerire perfezionamenti per risolvere questa cosa sarò felicissima di accoglierli :)
....comunque mi è piaciuto! :)
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